domenica 23 febbraio 2014

Senza troppe parole. E senza i "donuts".

La giornata (23.2.2014) inizia a bordo di una Volga del 1978. Due contenitori in cartone con dentro il caffè in equilibrio aul cruscotto, ad auto ferma. E si capisce. "Siamo come due poliziotti americani", dico io. "Mancano soltanto i donuts", dice Max, che mi porta in giro. Non ci sono e non ci mancano. Direzione la reggia dell'(ex) Presidente ucraino Yanukovitsch. Qualche scatto in più rispetto al Post precedente. Ma soprattutto qualche immagine della "squadra" che si è ingrandita. Un gruppo di giovani ucraini mi hanno accompagnato, o meglio: io ho accompagnato loro durante questa giornata di estenuante scoperta. Non volevano più uscire dal parco immenso della sproporzionata residenza di un Presidente padrone di un paese povero. Freddo, umido. È stata un'esperienza straordinaria. I ragazzi, con gli occhi, volevano registrare tutto quello che hanno sempre sospettato esistesse, ma non hanno mai potuto verificare che davvero ci fosse, dietro i muri e i cancelli, aldilà delle guardie eccetera. Esiste, da oggi lo sanno. Poi, rientro a Kiev centro, a notte fonda, in mezzo alla strada, appesi ai cartelli stradali. Con Max il fotografo e ormai amico che scatta qualche istantanea solo, con il suo giubbotto arancione fosforescente in mezzo alla strada, un giubbotto che dice "stampa", quasi a dire che ora, nel suo paese che deve ricominciare da zero, questa parola significa davvero qualcosa, una missione di verità e di racconto del mondo. Alla fine del rullino che Weast TV vi propone dall'Ucraina, nell'ultimo scatto della giornata, di nuovo Max - Mad Max - al volante della sua Volga. Un ragazzo fortissimo, con il quale è un piacere parlare di immagini, fotografia, film e realtà. Politica e futuro. Rivoluzione e libertà. Come descriverla, come raccontarla, tutta questa vita. Senza sapere dove e come andrà a finire, la vita e la realtà dentro la quale prende forma. Finirà bene o finirà truccata, come sempre, con un nuovo dittatore che non chiameranno più dittatore, ma in altro modo. Se chiedete a me, io rispondo: finirà truccata. Basti pensare che la cancelliera tedesca Merkel ha già espresso la ferma intenzione di incontrare la signora (appena sprigionata) Timoshenko. Ai giovani del Maidan, quelli della rivoluzione, proprio non va a genio, piace invece - dicono - alle babushka, alle vecchiette, guarda un po', e chissà a quanti altri personaggi: potere uguale a quello appena fuggito. Raggiri e inciuci. Intrecci e affari sommersi. Bisognerebbe ascoltarli, questi giovani ucraini, ma non lo fa nessuno. Sarà perché qui, ormai. sono le tre di mattina, ma io (se posso dire "io") respiro un'aria strana, che sa di fregatura. Possibile che mi sbagli.

Ci fermiamo qui: qualcosa abbiamo raccontato anche noi, oggi. Senza troppe parole. A seguire. (Proprietà fotografica Weast Productions, 2014).


































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